Ciao, oggi parliamo di un seme che si è introdotto in una vastissima gamma di contenuti digitali e televisivi: l’estetica trash.
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Ex on the Beach è un reality show nato nel Regno Unito, esportato da qualche anno su Mtv Italia. Un banale agglomerato di attitudine tamarra, interazioni a scopo sessuale e atmosfera da festa in spiaggia. Eppure, gli episodi della terza stagione fanno numeri enormi su YouTube. Pure le reaction vanno alla grande.
Tutto ciò che viene mostrato nel programma è frutto di una costante tensione verso scene grottesche, due di picche fragorosi, atteggiamenti maldestri. Si ricerca in ogni modo quello che potremmo definire come “momento trash”, uno svarione innocuo e divertente che possa destare l’attenzione del pubblico. L’essenziale risorsa che mantiene in vita una fetta rilevante dei contenuti televisivi e digitali di quest’epoca.
La fonte originaria del trash consente a pressoché tutte le forme mediali di abbeverarsi, contrassegnando un macrogenere che spazia dai video su Tik Tok ai siparietti in diretta tv, dalle stories degli influencer alle notizie sui giornali di gossip. È un meccanismo che genera viralità, sotto forma di circolazione crescente sui social di immagini, video o meme che fanno riferimento ad un certo contenuto, solitamente con lo scopo collettivo di sbeffeggiare il malcapitato protagonista dello strafalcione.
Il trash però non è solo una raccolta di frammenti divertenti, ma anche un’estetica ricercata. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, chi ne riceve l’etichetta tende a mostrarla con orgoglio, come certificato di autenticità e semplicità di fondo. Orietta Berti - con la partecipazione all’ultima edizione di Sanremo - non si aspettava di diventare improvvisamente un fenomeno osannato sul web, ma episodi buffi come un inseguimento con la polizia e uno scivolone sul nome dei Måneskin l’hanno catapultata in una centrifuga di attenzioni divertite con cui sembra trovarsi completamente a suo agio. Lo confermano i numeri del suo tormentone di quest’estate, Mille, terzo singolo più venduto del 2021 in Italia.
Qualunque sia l’evento scatenante di una popolarità trash, quindi, è possibile sfruttarne gli elementi essenziali in modo consapevole, per amplificare un fuoco che altrimenti rischia di essere fatuo. Slogan ironici e comportamenti divertenti vengono reiterati, per creare un legame indissolubile tra essi e il proprio personaggio. La produzione di contenuti trash diventa seriale, un’imitazione di sé stessi che ha come obiettivo la riconoscibilità per il pubblico.
L’estetica trash è il prodotto di un’epoca in cui la comicità è diffusa. Non esiste più l’esclusività degli spazi mediali della risata - sembrano lontani gli anni del successo di programmi come Zelig - e per questo proliferano i profili di content creators che cercano di far divertire il pubblico, con modalità che cambiano alla velocità della luce. Ad alcuni basta una svista verbale per raccogliere consensi su Instagram, qualcun’altro sembra puntare sui litigi con altre persone in strada, ripresi e trasmessi su Twitch.
In questo scenario la carta del trash è ciò che più assomiglia ad un metodo sicuro per farsi strada nell’intrattenimento online, con un’ampia mole di casi studio da poter consultare. Al pubblico si chiede una fruizione molto passiva, superficiale e incastrata nei momenti giornalieri di nullafacenza; molto spesso la qualità dei contenuti si adatta al contesto tipico in cui vengono consumati.
Un meccanismo perfettamente oliato, che si intoppa solo quando vengono toccati i temi sensibili al pubblico di riferimento - tendenzialmente persone giovani molto avvezze all’uso di internet. Nel novembre del 2020, un programma di Rai 2 ha proposto alle telespettatrici di fare la spesa con i tacchi e muovendosi in modo sensuale; programma interrotto e qualche giorno di polemiche furibonde. Tutto può essere trash, basta non toccare le corde sbagliate.
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Qui è il posto dove scrivo la stessa cosa che ti dice il dentista dopo averti torturato per un’ora: abbiamo finito. Al solito se vuoi fammi sapere che ne pensi, gira questo episodio a un amico se ti è piaciuto. Se hai qualche suggerimento lo ascolto volentieri. A prestissimo.