Lusso
Le esperienze luccicanti attirano un grande pubblico, che pure in gran parte non potrà mai permettersele.
Bentornati e bentornate su Retroterra: non ci si sentiva da tanto, eh? Nel numero di oggi parliamo di lusso.
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Questo è uno dei canali di YouTube più seguiti in Italia. Appartiene a Salvatore Cinquegrana, ai più conosciuto come Surry.
Dopo un lungo periodo passato ad occuparsi di videogiochi, Surry ha deciso di dedicarsi al vlogging, un format basato su reportage e racconti in prima persona di esperienze quotidiane. Si tratta di un format strutturato, di cui esistono esempi sin dalla prima apparizione di YouTube sulla rete. In un certo senso, anche il primo video mai pubblicato sulla piattaforma si potrebbe etichettare come vlog.
Alcuni dei video di Surry tra quelli più visti e apprezzati sono dedicati al benessere materiale. Non è un tentativo di ostentare la ricchezza: sembra esserci una sincera volontà di condividere qualcosa di fuori dalla norma.
Qui, ad esempio, Surry ci racconta di aver “pagato un rene” per una stanza d’albergo a Zurigo; qui mostra la suite dove soggiorna a New York; qui ci fa venire fame all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, uno dei ristoranti stellati più rinomati d’Italia - un piatto di tagliatelle al ragù lì costa 80 euro.
L’inflazione fa crescere il prezzo della vita mentre i salari non aumentano, ma i contenuti sul lusso online continuano a funzionare in modo sorprendente. Sembra che l’impossibilità per la maggior parte degli utenti di affrontare le spese necessarie a compiere le esperienze riportate dai creator - oltre al caso specifico citato esiste un mondo piuttosto ampio di vlog “opulenti” - non rappresenti una barriera alla fruizione. Ricevere consigli su location da visitare a basso prezzo viene sempre apprezzato dal pubblico, ma la narrazione basata sulle esperienze esclusive è diventata un trend travolgente.
Siamo di fronte all’ultima frontiera del capitalismo? All’ambizione per una vita che la quasi totalità degli spettatori non potrà sfiorare nemmeno con un dito? Oppure siamo semplicemente davanti ad una fascinazione derivante proprio dalla lontananza di quelle esperienze dallo stile di vita di chi conduce un’esistenza meno appariscente - il fascino dell’impossibile?
Questi video procedono in modo piuttosto lineare, semplicemente si mostrano gli spazi e gli oggetti che si trovano in vari contesti lussuosi. Scopriamo che nella prima classe di Emirates si possono chiudere le porte attorno al proprio sedile, proprio come se si fosse in una piccola stanza singola - “è fantastico, vale tutti i 4000 euro che gli ho dato” riporta fedelmente Surry - e che nelle suite del Burj Khalifa a Dubai si possono utilizzare dei tablet come telecomandi per la tv.
Quale intrattenimento si può ricevere da contenuti simili, che spesso sfociano anche in elencazioni piuttosto noiose? Come con gli animali esotici allo zoo: ci si ferma a guardare perché è qualcosa di nuovo, unico, strano. Per le persone più giovani, nel decadente clima plasmato dalle grigie notizie di attualità, queste esperienze materiali stanno diventando così inaccessibili da trasformarsi in una storia eccentrica, stravagante, interessante da ascoltare perché decisamente lontana da una quotidianità che di rado, a parte qualche rara eccezione, può ambire ad essere così sfarzosa.
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